Fondazione Lionello Forin Hepatos Onlus
  • La Fondazione
    • Lo Statuto
  • Hepatos Informa
  • Il Blog
  • Progetti & Convegni
  • Per Voi
    • L’Esperto risponde
    • Testimonianze
    • Condividi
    • Galleria
  • Contatti
Ludwig van Beethoven  –  un paziente illustre

Ludwig van Beethoven – un paziente illustre

Nel 2020 si celebrerà il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven (1770-1827). Chiunque ascolti la musica di Beethoven, resta colpito dal suo vigore e dalla sua profondità spirituale. Ciò è ancor più stupefacente se si considera che Beethoven soffrì di una sordità progressiva, che gli impedì di ascoltare molta della musica che componeva. La sordità non fu l’unico problema di salute di Beethoven. Fin dalla giovane età (probabilmente a seguito della precoce morte della madre), il compositore soffrì di crisi depressive e sviluppò una dipendenza all’alcool, che lo portava a consumare da 1 a 3 litri di vino al giorno. Grazie ai diari del compositore e dei suoi conoscenti, si sa che Beethoven prediligeva un vino ungherese di bassa qualità dal sapore dolciastro e fresco. Da questi dati inizia la nostra storia, un caso clinico che si incrocia con la Storia della Musica.

Beethoven morì a 56 anni dopo molti mesi di sofferenze: diarrea e costipazione, alterazioni dell’umore, epistassi, ematemesi, ascite, inappetenza e cachessia. I medici curanti (che Beethoven disprezzava, ritenendoli incapaci di fare il loro lavoro) tentarono di curarlo in ogni modo, ma le condizioni del compositore peggiorarono fino alla morte nel marzo del 1827. Fu chiesta un’autopsia e di questa si occuparono i due più illustri patologi viennesi dell’epoca, Johann Wagner e il giovane assistente Karl von Rokitansky. Dal verbale dell’esame autoptico, apprendiamo che Beethoven morì per le complicanze di una cirrosi epatica, la cui etiologia fu con ogni probabilità alcolica. L’addome conteneva abbondante liquido torbido (probabile conseguenza di una peritonite causata dalle numerose paracentesi eseguite per alleviare i sintomi del paziente), la milza era ingrandita e dura (esito dell’ipertensione portale), i reni tempestati di ascessi e il pancreas fibroso con dotti dilatati (esiti di una verosimile pancreatite cronica su base alcolica). Questa serie di reperti spiega molti dei sintomi e le ragioni della morte di Beethoven. Resta tuttavia inspiegabile la sordità del compositore. Fu un’associazione di patologie non correlate o la perdita dell’udito può ricondursi all’abuso alcolico?

Studi storici e tossicologici hanno evidenziato che il vino bevuto da Beethoven conteneva elevate quantità di piombo. Nell’Ottocento, tale metallo era illegalmente aggiunto a vini di bassa qualità per migliorarne il sapore e la freschezza.

Beethoven avrebbe potuto quindi soffrire di un’intossicazione cronica da piombo, secondaria al protratto e massivo consumo di vino contaminato. In linea con questa ipotesi, recenti esami condotti sui capelli e sulle ossa del compositore hanno documentato elevatissimi livelli di piombo. Come può, però, questo dato spiegare la sordità di Beethoven? Una delle possibili complicanze dell’intossicazione da piombo è, in effetti, la progressiva atrofia dei nervi acustici. In accordo con questo dato, Wagner e Rokitansky riportarono l’inusuale sottigliezza di questi nervi, segnalando il risparmio delle altre strutture dell’encefalo.

L’abuso alcolico e la conseguente intossicazione da piombo sembrano quindi spiegare molti aspetti della storia clinica, umana e musicale di Beethoven. Questi fatti ci ricordano come la grandezza di uomo e il suo posto nella Storia dipendano da molti fatti della vita quotidiana e dal complesso (e spesso ambivalente rapporto) tra salute e malattia.

Marco Pizzi

Anatomopatologo, Dottorando di Scienze Biomediche Sperimentali

Università Degli Studi di Padova

maggio 8, 2020 admin

Info sull'autore

admin

Articoli correlati

  • Thomas E. Starlz
    Thomas E. Starlzsettembre 7, 2021
  • La pandemia
    La pandemiasettembre 7, 2021
  • Ecografia diagnostica e sviluppo tecnologica
    Ecografia diagnostica e sviluppo tecnologicasettembre 7, 2021

Articoli popolari

  • Thomas E. Starlz
    Thomas E. Starlzsettembre 7, 2021
  • Terapia dell’epatite B: i nuovi antivirali
    Terapia dell’epatite B: i nuovi antiviralidicembre 8, 2013
  • Un nuovo legame tra fegato e cuore
    Un nuovo legame tra fegato e cuoredicembre 8, 2013

Lascia un commento Annulla risposta

Il vostro indirizzo email non sarà pubblicato I campi contrassegnati sono richiesti *

Ricevi il periodico a casa..

richiedilo via:

+39 049 8070099

+39 049 8071034

info*hepatos.org

Articoli recenti:

  • Thomas E. Starlz settembre 7, 2021
  • La pandemia settembre 7, 2021
  • Ecografia diagnostica e sviluppo tecnologica settembre 7, 2021
  • Medicina e pandemia da coronavirus settembre 6, 2021
  • Hepatos Tutto Fegato ed. 2/2021 settembre 6, 2021

I tag di Hepatos.org

abuso alcol amore atereosclerosi beethoven biologia cellule cervello chemioterapia chirurgia cirrosi coronavirus covid diabete diagnosi direttore ecografia emoderivati emozioni epatite epatocarcinoma eventi fegato hepatos kupffer lifestyle obesita pandemia passione periodico premiazioni proteine ricerca sangue sesso sociologia terapia trapianto trasfusione virus

Per Contattarci:

Sede Legale e Segreteria:

+39.049.8070099

+39.049.8071034

info*hepatos.org

http://www.hepatos.org

Via Martiri Giuliani e Dalmati 2/A

Padova 35129

P.Iva /C.F: 04034580284

Scrivici:

Il tuo messaggio è stato inoltrato con successo. Grazie!

Per contribuire alle nostre attività

Bonifico Bancario:
Banca Intesa San Paolo
Filiale Albignasego (Pd)
IBAN: IT90D0306962344100000000437
Intestazione: Fondazione Lionello Forin Hepatos Onlus.

Oppure:

Conto Corrente Postale Nr 85228369
Intestazione: Fondazione Lionello Forin Hepatos Onlus
IBAN: IT38G076011210085228369

Login







Forgot Password?

Copyright © 2013 Frederick Adjei. All Rights Reserved