Le prospettive di vita per il paziente con tumore primitivo del fegato sono migliori se la diagnosi è precoce. Recentemente è stato identificato un antigene SCCA (Squamous Cell Carcinoma Antigen) che funge da inibitore enzimatico, ed è espresso in grande quantità dalle cellule tumorali. I livelli sierici di SCCA nel tempo sono stati misurati in pazienti con cirrosi da HCV, dei quali un gruppo sviluppava poi epatocarcinoma (Int J Cancer 2006).
Si è visto così che solo in questo gruppo i livelli di SCCA aumentavano sensibilmente nel tempo. Sulla base di questi risultati sono in corso studi congiunti tra Università di Padova (Clinica Medica 5) e Aziende operanti nel settore delle biotecnologie con lo scopo di identificare e validare nuovi biomarcatori in grado di identificare i pazienti cirrotici a rischio per epatocarcinoma.