LA FONDAZIONE PREMIA LA DOTTORESSA BETTINI
In occasione del XXIV Convegno Internazionale “Attualità e Prospettive in Epatologia”, Presidente Prof. A. Gatta, tenutosi a Padova il 19 giugno 2015, la Fondazione Lionello Forin Hepatos Onlus ha istituito un premio da conferire alla miglior comunicazione scientifica presentata oralmente.
Il premio, consegnato dal Presidente della Fondazione, Michele Forin, è motivato dall’importante contributo della ricerca sulle epatopatie del fegato.
Di seguito ospitiamo la Dott.ssa Vera Bettini, vincitrice del nostro premio con la seguente comunicazione: LA FIBROSI EPATICA NELLA SINDROME DI ALSTRӦM.
La sindrome di Alström (ALMS) è una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva molto rara (meno di 1000 casi noti al mondo) che rientra nella categoria delle ‘ciliopatie’. E’ causata da mutazioni del gene ALMS1, codificante per una proteina la cui funzione è parzialmente nota. Tra le caratteristice cliniche principali si annoverano obesità, insulino-resistena e diabete mellito di tipo 2, a cui si associa una fibrosi multiorgano che interessa in modo variabile anche il fegato. La rottura di varici esofagee risulta una delle principali cause di decesso dei pazienti, tuttavia non vi sono studi che abbiano esaminato il problema epatico in un numero significativo di pazienti. 15 pazienti con diagnosi genetica di sindrome di Alström, di età media 29 anni e di BMI medio 28 kg/m2, sono stati sottoposti a indagini bioumorali e strumentali volte ad analizzare la presenza di fibrosi epatica. Alcuni parametri sono stati confrontati con una popolazione di controllo di pari età e BMI. Tra i markers sierici di fibrosi abbiamo analizzato gli score Fibrotest e Actitest che sono risultati statisticamente aumentati negli ALMS rispetto ai controlli. Sono state inoltre analizzate le adipochine correlate alla sindrome metabolica e alla fibrosi epatica, riscontrando livelli statisticamente ridotti e aumentati rispettivamente di adiponectina e leptina nei pazienti ALMS rispetto ai controlli, ad indicazione di un loro possibile ruolo nell’evoluzione della malattia epatica in questi soggetti. Abbiamo sottoposto i pazienti a studio eco-color-doppler che ha documentato la presenza di steatosi epatica nel 75% dei pazienti e chiari segni di ipertensione portale in almeno 3 di essi. Il Fibroscan ha inoltre documentato valori di stiffness alterati (compresi tra F2 e F4) nel 75% dei pazienti sottoposti all’indagine e in 3 pazienti i valori sono risultati molto elevati (> 25 kPa). Lo studio con immunofluorescenza indiretta di fibroblasti cutanei di pazienti ALMS ha mostrato che queste cellule presentano caratteristiche citoscheletriche di miofibroblasti attivati, ovvero di cellule in grado di secernere collagene e matrice extracellulare. In base ai nostri risultati possiamo concludere che nei pazienti ALMS già in giovane età sono presenti vari gradi di epatopatia, con segni di evolutività verso forme di fibrosi e cirrosi, determinata da fattori metabolici e genetici che interagiscono in modo indipendente.
Vera Bettini